Il 25 gennaio 2011 inizia la rivoluzione egiziana che, nel giro di pochi giorni porterà alla destituzione di Moubarak. Il 25 gennaio 2011 in piazza Tahrir c’era Ramy Essam, conosciuto oggi in Egitto come la voce della rivoluzione.
Ramy in piazza cantava per destituire Mubarak e, ad oggi, non ha mai smesso di cantare contro i regimi che si sono susseguiti in Egitto. Oggi su di lui pende un mandato di cattura che lo accusa di terrorismo e per questo vive in Svezia, in esilio. Le canzoni di Ramy, in Egitto e non solo, le conoscono tutti, i suoi video arrivano ad avere 10 milioni di visualizzazioni, ma lui, per la sua gente, non può cantare. Neanche una nota. Una parola. La sua bocca deve restare chiusa. Può entrare in contatto con chi lo segue solo attraverso uno schermo.
Con questo spettacolo i Babilonia Teatri vogliono dare voce a Ramy e alle domande che suscita la situazione del suo paese. Cosa significa Stato. Cosa significa giustizia. Cosa significa potere. Cosa significa polizia. Cosa significa processo. Cosa significa legalità. Cosa significa carcere. Cosa significa tortura. Cosa significa opinione pubblica. Cosa significano giornalismo e libertà d’informazione. Cosa significa responsabilità, umanità, forza.
Con questo spettacolo i Babilonia Teatri vogliono raccontare l’Egitto oggi, ma anche l’Italia, le vittime che ci appartengono e i rapporti tra i due paesi. A raccontarlo, con loro, sarà la voce di chi, come Ramy, vive ogni giorno sulla sua pelle cosa significa dittatura.