liberamente ispirato al racconto
“Il Babau” di Dino Buzzati
di e con Guido Castiglia
regia Fabrizio Cassanelli
collaborazione all’allestimento
Marina Giacometto
realizzazione elementi scenici
Violetta Viassone e Franco da Tregnago
musiche Pascal Comelade
e Sergio Taglioni
Nonsoloteatro
Fascia d’età: 6–10 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore
Durata: 60 minuti
Menzione speciale della giuria Festival Giocateatro Torino 2013
Video:
www.nonsoloteatro.com/babau.html
Ginetto è un bambino di sei anni, piccolino, magrolino e un po’ birichino. Gli amici della sua età sono il doppio di lui! Per lui tutto è enorme: le stanze, il tavolo, il bicchiere, la forchetta.
Come per tutti i bambini, anche per il nostro “Pollicino” a sei anni inizia l’avventura scolastica, dove nel primo periodo vocali e consonanti la fanno da padrone e dove mille sono i modi per imparare l’alfabeto … anche giocando alle parole “paurose”: O come ombra, L come lupo, S come strega, ma soprattutto B come BABAU! È a questo punto che Ginetto non avrà più paura e riuscirà a raccontare il suo incubo ricorrente, un sogno che affronta paure che coinvolgono tutta la città, perché in un mondo costruito in questo orrendo modo dagli adulti, le paure, invece di essere esorcizzate, sono ben presenti in ogni momento della nostra vita, e magari qualcuno se ne approfitta anche. Ma Ginetto, nella sua stanza, saprà come esorcizzarle, scoprirà che un po’ di paura ci aiuta a diventare grandi e che quando la conosci puoi anche addolcirla, tanto che, con quelle lenzuola che si erano ingigantite a forma di babau, ora si può perfino giocare.
Tra situazioni divertenti e fantastiche, lo spettacolo racconta di piccole e grandi paure da guardare negli occhi per scoprire che in fondo, la paura, non è così paurosa. Parola, uso della vocalità e gestualità espressiva si uniscono ad atmosfere sceniche peculiari che trasportano i piccoli spettatori nel gioco onirico/teatrale di Ginetto. Lo spettacolo è il frutto teatrale di una lunga elaborazione dell’autore che, in diretta relazione con i bambini tra i 6 e i 10 anni, è giunto ad una sintesi narrativa divertente e poetica, dove i bambini potranno identificarsi nel personaggio e ridere (e riflettere) delle paure che li circondano.
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