di e con Marinella Manicardi
foto di scena Marco Caselli Nirmal
produzione Catarsi passeggere
commissionato da Festivalfilosofia 2011
in collaborazione con Centro documentazione donna Modena
“Si dice: ho le mie cose, sono indisposta, sai è il periodo, ho il marchese.
Il marchese?!? In quei giorni mia madre mi vietava il bagno e lei non preparava la maionese, sarebbe impazzita. E non toccava i fiori: sarebbero morti.Per molte donne sono una scocciatura se non una disgrazia,per altre un imbarazzo, per altre ancora una vergogna.Gli uomini poi spesso non ne vogliono nemmeno sentir parlare: che schifo!
Ma sei matta a voler parlare di mestruazioni in scena?
Se il sangue mestruale provenisse, non so, da un braccio, forse non sarebbe coperto da censure e imbarazzi. Ma quel sangue proviene da dove ha origine la vita. E lì, in quel punto, lì attorno al sesso femminile si è scatenata una battaglia esilarante e tragica. Scienza e religione si sono affrontate con dogmi strampalati e teorie scientifiche fantasiose. Fino al 1875 quando finalmente hanno cominciato a capirci qualcosa. Ma c’è ancora molto da capire.
Eppure è semplicemente sangue, naturale, così naturale che senza mestruazioni non ci sarebbero nemmeno i bambini, cioè noi. E allora perché le tre religioni monoteiste: cattolica, ebraica e mussulmana considerano il corpo mestruato della donna, la donna, un corpo impuro? Perché impuro? Mentre il corpo insanguinato del Cristo è sinonimo di santità e la sua ferita sul costato assomiglia straordinariamente a un sesso femminile: un caso?”
Replica per le scuole, aperta a tutti, alle ore 10,00
Biglietti online: https://bit.ly/2UUotYx
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