di Josep M. Benet i Jornet
Traduzione Pino Tierno
con Maria Paiato e Arianna Scommegna
regia di Veronica Cruciani
Scene Barbara Bessi
Luci Gianni Staropoli
Musiche Paolo Coletta
Produzione Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano
Una donna anziana e una giovane chiamata a farle da badante. Entrambe schive, energiche, sarcastiche ed eroiche. Si odiano perché sono simili, perché ognuna ha bisogno dell’altra e, nella solitudine delle rispettive vite, sono l’una per l’altra l’unica presenza confortante. Consumano le ore beccandosi, pungendosi e confessando di sé quello che solo a un estraneo si riesce a confessare. Ballano. Come balla una nave in balìa delle onde. Ballano la danza dell’esistenza dura e difficile di chi porta dentro una sofferenza ma fuori esibisce una faticosa immagine di forza e autosufficienza. Ballano come una coppia estratta dal mazzo della casualità, quando nelle balere due sconosciuti si trovano a ballare insieme. E per questo ballo non ci sono cavalieri, non ci sono uomini possibili, non ci sono mariti, padri o figli ad accompagnarle. Ma solo due donne che ballano. Avrebbero potuto non incontrarsi mai e continuare a ballare da sole come hanno sempre fatto, e invece per loro fortuna il sollievo della coppia finalmente addolcisce un po’ la fatica.
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