testo Marina Allegri
regia Maurizio Bercini
con Alberto Branca,
Massimiliano Grazioli, Zeno Bercini
musiche Paolo Codognola
scene Maurizio Bercini
e Donatello Galloni
dipinte da Patrizio Dall’Argine
CÀ LUOGO D’ARTE
Fascia d’età: 8-14 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore e burattini
Durata: 60 minuti
Spettacolo realizzato nell’ambito del Progetto Teatro Arcobaleno
La crosta è ciò che dà forma al pane, lo definisce, lo caratterizza; fatta la crosta è pronto per essere mangiato. Il pane… La cosa più preziosa che la natura ci regala, metafora di una scelta di vita semplice, “primaria”. Scelta che nello spettacolo compiono un giovane imprenditore e il suo capo-officina, rinunciando agli orpelli di una vita complicata e trasformandosi in poveri frati francescani, in cammino per impastare il pane in giro per il mondo… Senonché il primo pane che fanno si materializza, nella loro madia magica, in un adolescente ribelle: Zeno. Zeno non vuole “fare la crosta”. Non vuole prendere una forma, quella definitiva. Non vuole la “dura crosta”. E scappa…
Quando torna è pronto, pronto per diventare un adulto definito. Prima però vuole dire la sua: inscena un breve spettacolo di burattini facendo scegliere a Cappuccetto Rosso la strada più pericolosa, sì, ma piena di sorprese e di imprevisti. Bastava quello, bastava lasciarlo andare, bastava dargli ancora per un po’ il suo tempo. Perché, come il pane che lievita, aveva bisogno di tempo, pazienza, cura e rispetto.
In Dura crosta il pane diventa la metafora della crescita. In un omaggio dichiarato al teatro di una volta che rimanda ai fratelli De Rege e a Totò e Peppino, Cà Luogo d’Arte mette in scena un intelligente ed inusitato spettacolo di formazione che parla di adolescenza, di famiglia, divertendo e ammaestrando senza retorica.
Perché vederlo…
perché con trovate ingegnose e mille sorprese racconta degli adolescenti e del loro percorso di crescita, perché una volta tanto è un adolescente a far la morale agli adulti
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