una produzione di Menoventi22.09.2022 – H20.30 Ingresso € 5 al box office (apertura il 22/9 alle 18,30) o su Vivaticket posti limitati di Ivan Vyrypaevcon Tamara Balducci e Francesco Pennacchiaregia Gianni Farinatraduzione Teodoro Bonci del Beneimmagine Magda Guidivoice over Consuelo Battistontecnica Luca Telleschiorganizzazione Maria Donnoli, Marco MolduzziLe Città Visibili, E production/Menoventi produzione I diritti dell’opera ENTERTAINMENT di Ivan Vyrypaev sono concessi da henschel SCHAUSPIEL, Berlino, in collaborazione con Zachar International, MilanoOra non vedo più né Steven né Margot, vedo solo due attori che limonano davanti a tutti. Una donna e un uomo vanno a teatro per assistere a uno spettacolo che li porta a interrogarsi sull’intima natura dell’intrattenimento. Spettatori attenti e curiosi, condividono e commentano le loro intuizioni sulle regole della finzione teatrale e sul rapporto che intercorre tra i fantasmi che popolano il palcoscenico, senza riuscire a individuare un netto confine tra l’attore e il personaggio. Si può amare qualcuno che non c’è? Reiterando questa domanda, il testo di Vyrypaev ci accompagna ai confini della rappresentazione; Entertainment indica un meridiano non segnato sulla carta della realtà, un ambiente in cui attori, spettatori e personaggi innescano un cortocircuito che confonde i ruoli: senza di te io non esisto. Il varco per entrare nel gioco delle parti viene aperto dall’amore, forza generatrice che unisce i giocatori e confonde gli scenari; l’amore ha il potere di cambiare la funzione dei partecipanti per prepararli a prendere sul serio l’intrattenimento in corso. Menoventi Dal 2005 Gianni Farina e Consuelo Battiston, fondatori della compagnia Menoventi, portano avanti una ricerca attraversata dell’ironia e dallo svelamento delle convenzioni e degli strumenti della rappresentazione. In Festa è il primo lavoro, seguito da Semiramis, che vince il secondo premio di Extra, riconoscimento promosso da G.A.I e E.T.I, oltre a essere miglior spettacolo del Premio Loro del Reno/ Teatri di vita (ed. 2007). Da sempre interessati ai dispositivi della messa in scena, investigano le dinamiche della ripetizione e del loop in lavori come Invisibilmente (Finalista Premio Vertigine), Perdere la faccia (Premio Lo Straniero e Premio Hystrio/Castel Dei Mondi), L’uomo della sabbia (che li porta a vincere la prima edizione del Premio Rete Critica). La costante tensione fra forma e contenuto, sempre in sincronia con il presente, li spinge a sperimentare il formato seriale. Prima con Survivre, in cui il tema della sopravvivenza si incrocia con la forma della copia, poi con Ascoltate!, progetto dedicato al turismo. La sensibilità sociologica e politica di Menoventi è messa a fuoco da lavori come Credi ai tuoi occhi, Vita Agra del Dott. F., da Bianciardi, e Docile, spettacolo spartiacque che immette elementi biografici della compagnia per denunciare la remissività delle classi subalterne. Nel 2019 inizia il percorso di ricerca triennale dedicato a Majakovskij: ispirato dal dialogo con l’opera letteraria di Serena Vitale, si traduce in una costellazione di spettacoli e progetti speciali, di cui Il defunto odiava i pettegolezzi è il capitolo conclusivo. Nel 2022 debuttano due lavori: Lei conosce Arpad Weisz?, dal libro-inchiesta di Matteo Marani sulle vicende dell’allenatore ebreo, e Entertainment prima messa in scena italiana del testo di Ivan Virypaev. L’attenzione verso l’intersezione dei linguaggi espressivi del gruppo si esprime nella creazione e direzione di opere musicali (L’Histoire du soldat), progetti radiofonici (Il contratto e Buona Permanenza al Mondo, prodotti per Radio3 RAI), format video (ArtBreakers!), insieme alla cura del percorso di formazione interdisciplinare MEME. Gianni Farina è regista, drammaturgo, light&sound designer. Fonda il gruppo Menoventi, con cui vince i premi Lo straniero, Hystrio, Rete Critica, Extra, Loro del Reno. Oltre alle esperienze teatrali dirige opere di teatro musicale, il format televisivo ArtBreakers e i radiodrammi di Radio Tre Il contratto e Buona Permanenza al Mondo. Conduce laboratori per professionisti e amatori e cura insieme a Consuelo Battiston il progetto di formazione MEME. Ha collaborato con varie università come il Dams-Bologna, La Sapienza-Roma, il Discui-Urbino. Tamara Balducci si diploma nel 2004 alla scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone. Debutta ne “I sette a Tebe” per la regia di Jean Pierre Vincent, diretta tra gli altri dai registi Massimo Castri, Corrado Accordino, Massimilino Cividati, Walter Pagliaro, Marcello Chiarenza, Gabriele Lavia, Nanni Garella, Paolo Rossi; collabora con la Compagnia Verdastro-Dellamonica nel progetto “Satyricon”, e con la Compagnia Menoventi nello spettacolo “L’uomo della sabbia”. Ha ricevuto per il suo lavoro diversi premi e riconoscimenti come il Premio internazionale “Salvo Randone” per la migliore attrice giovane, il Premio “Festival delle Arti” per il settore teatro e il premio “Prova d’attore”. Nel 2013/2014 ha lavorato con il regista Rambert Pascal in “Cloture de l’Amour”. Nel 2015/16 partecipa allo spettacolo “Fedra” diretta da Andrea De Rosa. Successivamente viene scelta da Luigi Lo Cascio per lo spettacolo “Tamerlano il grande” prodotto dal Teatro Biondo di Palermo e contemporaneamente collabora con la compagnia Big Action Money per gli spettacoli “Illusioni” e “Ossigeno”, basati sui testi del drammaturgo russo Ivan Vyrypaev. Nel 2021 è in scena con “Alla Voragine” per la regia di Pietro Babina e “Il borghese e gentiluomo” per la regia di Gabriele Tesauri e ha collaborato con la compagnia Kepler 452 negli spettacoli “Il giardino dei ciliegi” e “Perdere le cose”. Dal 2012 è direttrice artistica del Festival “Le città visibili” a Rimini.
Francesco Pennacchia, nato ad Altamura (Bari) nel 1971, si laurea nel 1999 presso l’Università di Siena, in Lettere Moderne, Storia del Teatro. Attore e regista presso LaLut, a Siena, dal 1995 al 2013, è attore con Claudio Morganti, Alfonso Santagata, Egumteatro, Italo Spinelli, Vetrano e Randisi, Teatropersona, Straligut, Roberto Latini Fortebraccio Teatro, Teatro Caverna, Gogmagog, tra gli altri. Nella stagione 2020-2021 è stato attore nel Gruppo di Lavoro Artistico (GLA) del Teatro Metastasio di Prato, partecipando a 10 radiodrammi, 3 spettacoli teatrali e uno sceneggiato televisivo in 4 puntate, con regie di Massimiliano Civica, Roberto Latini e Claudio Morganti (Premio Ubu Speciale per il progetto GLA).