Come sempre succede al Teatro Laura Betti, le proposte per i più grandi sono affiancate da proposte di qualità per i piccoli spettatori, che hanno lo stesso diritto degli adulti di trovare in teatro uno specchio della loro esperienza, capace di metterli di fronte alle emozioni belle e brutte vissute in questo lungo anno, per condividerle con la propria famiglia e i propri compagni. Uno spettacolo sulla relazione con i nonni, uno sulle emozioni scatenate dagli adulti e uno sulla classe inteso come un micro-mondo a se stante, sono i temi sollevati dagli spettacoli presenti nel cartellone Levare le ancore, inserito nel progetto di ATER Fondazione EstateRagazzi che unisce cinque cartelloni per famiglie in tutta la Regione.
Si comincia domenica 13 giugno alle ore 18,30, sempre nell’Arena estiva di Casa Museo Nena, con Mattia e il nonno, lo spettacolo di Factory Compagnia tratto dal libro omonimo di Roberto Piumini con la straordinaria interpretazione di Ippolito Chiarello. Un lavoro sul ciclo della vita che rinnova nei piccoli le radici familiari, in un percorso di trasmissione e memoria delicato e poetico come una fiaba, che racconta il viaggio immaginifico e fantastico di un vecchio e un bambino prima di salutarsi per sempre. Uno spettacolo sul ciclo vita che rafforza, con grande delicatezza, il legame con le proprie radici oltre il tempo e lo spazio. Domenica 20 giugno, sempre alle ore 18,30, tocca a Cattivini, uno spettacolo di Valentino Dragano di Kosmicomico Teatro. Un omaggio in forma di concerto a quella fondamentale e vitale pulsione infantile che tutti conosciamo: la monelleria, il sovvertimento delle regole, la naturale inclinazione a sbagliare per imparare. Le canzoni di questo concerto rispecchiano lo sguardo dei bambini sul mondo, sugli argomenti urgenti per un animo piccino e su quelli più frivoli ed evanescenti, ma non per questo meno importanti. Tutto questo per svelare le emozioni, sia quelle forti che un po’ spaventano, sia quelle che ci fanno divertire e stare bene. Canzoni piene di humor, di non-sense, di geniali trovate, proprio come i bambini sanno fare! Anche gli adulti riconosceranno sé stessi, le proprie comiche nevrosi, i propri tic e rideranno insieme ai piccoli. Sarà un pomeriggio di musica e canzoni, in cui si starà tutti insieme a cantare e ascoltare musica dal vivo per ricordarci di celebrare la vita giocando. Chiude la rassegna domenica 27 giugno, sempre alle 18,30, I brutti anatroccoli di e con Silvano Antonelli della Compagnia Stilema. Ispirato alla fiaba di Hans Cristian Handersen, in questo lavoro, pensato per i bambini dai 3 anni di età, la classe è raccontata come il luogo in cui ci si costruisce la propria identità, sin dai primi anni di vita. I bambini-anatroccoli in scena, tutti diversi ma accomunati dall’essere “piccoli e fragili” a causa dell’età, vengono resi forti dalla comunità-classe che diventa la vera palestra di cittadinanza e partecipazione.