Una fiaba musicale tra storia e musica, uno spettacolo che alterna comicità e musica del ‘600 rivisitata in maniera creativa. In scena Elio, narratore e mattatore attorniato dal settimino di ocarine del Gruppo Ocarinistico Budriese, e dall’ensemble crossover Soqquadro Italiano, capitanato dal cantante e danzatore dall’irresistibile charme, Vincenzo Capezzuto, con l’elaborazione elettronica dal vivo di Fabio Fiandrini.
Le avventure del popolano Bertoldo consegnano a una fama duratura il ritratto dell’uomo povero ma libero che, armato solo delle intuizioni di un’intelligenza guidata dal buon senso, riesce a evitare le trappole e gli inganni di un potere arbitrario e pretestuoso, fino a salvarsi da un’ingiusta condanna a morte.
Giulio Cesare Croce le raccontava accompagnandosi con la sua lira, nelle piazze e nelle corti italiane, offrendo svago e insegnamento ai presenti con la verve del suo linguaggio immediato e spontaneo e con una freschezza che ha saputo tramandare attraverso i secoli fino a noi. Maurizio Garuti ha saputo tradurre in una lingua fresca, viva e contemporanea, ambientando la narrazione, le vicissitudini, le malefatte e le gag dell’opera originaria a una sensibilità contemporanea e pop.
La colonna musicale del progetto alternerà canzoni, arie e danze dal repertorio profano e sacro del Cinque e Seicento, opportunamente rivisitate, con un occhio rivolto in particolare alla produzione degli autori bolognesi dell’epoca.