Mi chiamo Alex e sono un dinosauro
testo e regia Giuliano Scarpinato
con Michele Degirolamo
in video Giuliano Scarpinato e Gioia Salvatori
produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo
Età consigliata: 8 – 13 anni
Linguaggio: Teatro d’attore
durata: 50 minuti
Nell’ambito del progetto
e Interscenario 5. Le generazioni del nuovo un’iniziativa di Centro La Soffitta, Compagnia Teatro dell’Argine, Teatri di Vita in collaborazione con il Teatro Laura Betti
Esiste una parola nella lingua di Samoa, che definisce coloro che sin da bambini non amano identificarsi in un sesso o nell’altro. Fa’afafine vengono chiamati: un vero e proprio terzo sesso cui la società non impone una scelta, e che gode di considerazione e rispetto. Alex non vive a Samoa, ma vorrebbe anche lui essere un “fa’afafine”; è un “gender creative child” o semplicemente un bambino-bambina, come ama rispondere quando qualcuno gli chiede se è maschio o femmina. La sua stanza è un mondo senza confini: ci sono il mare e le montagne, il sole e la luna, i pesci e gli uccelli, tutto insieme. Il suo letto è una zattera o un aereo, un castello o una navicella spaziale e Alex vorrebbe essere tutto insieme, come l’unicorno, l’ornitorinco o i dinosauri.
Fuori dalla stanza di Alex ci sono Susan e Rob, i suoi genitori. Lui non vuole farli entrare; ha paura che non capiscano, e probabilmente è vero, o almeno lo è stato, fino a questo momento. Nessuno ha spiegato a Susan e Rob come si fa con un bambino così speciale; hanno pensato che fosse un problema, hanno creduto di doverlo cambiare. Alex, Susan e Rob. Questo spettacolo è il racconto di un giorno nelle loro vite, un giorno che le cambierà tutte. Un giorno speciale in cui un bambino-bambina diventa il papà-mamma dei suoi genitori, e insegna loro a non avere paura. Quando Alex aprirà la porta, tutto sarà nuovo.
SPETTACOLO VINCITORE PREMIO SCENARIO INFANZIA 2014
con le seguenti motivazioni:
La storia di un adolescente alla scoperta di sé e della sua identità sessuale ci introduce in uno spazio famigliare popolato di giochi e attraversato da conflitti e aperture oniriche. Un tema arduo, individuato con coraggio e accuratezza di indagine e portato in scena da attori dotati di ironia e leggerezza. Un’occasione importante per stimolare una discussione sulla differenza di genere in ambito educativo e formativo.
Bibliografia
– Lori Duron, Il mio bellissimo arcobaleno. Crescere un bambino di genere non conforme, Castelvecchi Editore, Roma 2014.
– Ruth Padawer, Che male c’è se un bambino si veste da femmina? su Internazionale 966, 14 settembre 2012
https://www.youtube.com/watch?v=-W3UZ07LMcg
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[…] questa puntata vi parleremo dello spettacolo Fa’afafine andato in scena il 13 marzo 2016, scritto da Giuliano Scarpinato e interpretato da Michele […]