Regia Fabrizio Montecchi
Dall’opera di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch
con Deniz Azhar Azari, Andrea Coppone
Produzione Teatro Gioco Vita
Teatro d’ombre e attori
dai 3 anni
Due storie, una racconta di un orso che svegliatosi dal letargo pensa a come sarebbe bello essere papà. Così inizia a chiedere agli animali che incontra, come si può fare ad avere un cucciolo. Sembra che la soluzione stia solo in cielo, finché non gli compare al fianco un’orsa che indovina in un attimo tutti i suoi pensieri. Insieme si pensa sempre meglio e così, all’avvicinarsi della primavera, una soluzione la troveranno.
L’altra storia narra di un orsetto, che è triste per la morte del nonno. La mamma gli spiega che il nonno ora è felice nel cielo degli orsi, il piccolo però, vuole raggiungerlo e parte alla sua ricerca, a presto si accorgerà che il posto dove vuole stare è tra le rassicuranti certezze degli affetti familiari con i genitori che si prendono cura di lui affinché superi il dolore e si convinca che la vita è il più bel cielo.
Il cielo degli orsi affronta temi delicati e profondi con leggerezza e tatto e una grande capacità di sintesi. La presenza di animali come protagonisti permette di dosare l’impatto emotivo, che rimane comunque forte perché ci restituisce, con semplice e disarmante chiarezza, le difficoltà che tutti noi incontriamo, a maggior ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle grandi domande della vita. I
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