Da Odissea – Un racconto mediterraneo
regia Sergio Maifredi
con Davide Enia
Produzione Teatro Pubblico Ligure
Davide Enia è un maestro nel far rivivere il “cunto” per la sua capacità di creare spettacoli “evocati”. Con un sapiente gioco di luci, video proiezioni e sonorità vocali rielaborate attraverso il computer al regno dell’Ade, ai fantasmi, l’attore dà vita alle paure di Odisseo. E’ un viaggio nel viaggio, un’Odissea interiore del protagonista. Qui siamo in un tempo immobile, in un viaggio all’interno delle pulsioni, che animano il grande, inquieto viaggiatore. Vediamo tutto in soggettiva, con gli occhi di Odisseo. Davanti a noi scorrono gli eroi della guerra di Troia, così come gli affetti intimi e privati di Odisseo.
E’ uno spettacolo dove si intrecciano più tecniche: la recitazione epica, le videoproiezioni, il teatro d’ombre oltre ad una elaborata fonica che permette di essere avvolti dalle voci /anima di coloro che Odisseo, in un viaggio dantesco ante litteram, incontra nell’Ade. Elpènore, il suo amico morto da poco, sua madre lasciata viva a Itaca partendo per Ilio, l’indovino Tiresia che gli predice il futuro e il fantasma di Achille. Lo spettacolo si chiude con l’ incontro tra i protagonisti dell’Iliade e dell’Odissea in un confronto tra psicologie diverse. Se Iliade con Achille è il poema della forza, Odissea il poema dell’intelligenza. Achille in Iliade è il simbolo della bella morte, dell’eroe che sa di dover affrontare un morte gloriosa nel fiore degli anni; qui, in Odissea, dirà che preferirebbe essere un guardiano di porci piuttosto che regnare su un esercito di morti.
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