Un progetto del Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno – ATER e Stagione AGORA’
con la partecipazione di Politicamente Scorretto e la collaborazione della Cineteca di Bologna
dal 22 al 24 novembre 2018
Teatro Biagi D’Antona di Castel Maggiore – Agorà
Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno – ATER
Cineteca di Bologna – Politicamente Scorretto
Una delle rarissime vere novità che il teatro contemporaneo ci ha regalato, così il giornalista Goffredo Fofi definisce l’attore, autore e regista Mimmo Borrelli.
A questo grande artista è dedicato un intero progetto che attraversa la città di Bologna e la provincia, Il Teatro di Mimmo Borrelli, curato dal Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno ATER-Circuito Multidisciplinare dell’Emilia-Romagna e la stagione teatrale Agorà con la partecipazione del Festival Politicamente Scorretto e della Cineteca di Bologna.
Due spettacoli, una proiezione e un incontro con l’artista per presentare al pubblico un approfondimento sul teatro e sull’opera di Mimmo Borrelli.
Mimmo Borrelli, che per la prima volta arriva a Bologna, è considerato da gran parte della critica il più grande drammaturgo italiano vivente, per la indiscutibile particolarità della lingua utilizzata: un misto di dialetti dell’area dei Campi Flegrei (area situata nel golfo di Pozzuoli, a ovest della città di Napoli e del suo golfo) rivisitati in chiave poetica e drammaturgica, che creano un linguaggio aspro e duro, letterario e popolare allo stesso tempo.
La rassegna comincia giovedì 22 novembre presso la Cineteca di Bologna con la proiezione, organizzata in collaborazione con il Festival Politicamente Scorretto, del film documentario A sciaveca diretto da Paolo Boriani, che racconta Mimmo Borrelli attraverso un suo testo: il suo quotidiano e il suo teatro, la sua Napoli, ambientazione delle sue storie. La proiezione è seguita da un incontro con il drammaturgo condotto da Elena Di Gioia, direttrice artistica di Agorà, e Cira Santoro, responsabile del Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno.
Il film A sciaveca – con cui si indica la rete da strascico, ma è anche un modo che i bacolesi hanno per definire qualcosa di molto negativo, la sciaveca infatti tira fuori anche la melma – è un ritratto di Mimmo Borrelli, attraverso un suo testo, il documentario racconta l’artista, il suo quotidiano, il suo teatro e Napoli, set delle sue storie. Mimmo Borrelli recita in napoletano in un ex lido abbandonato e le scene sono delle vere e proprie performance fisiche. Una linea del film è dedicata alla Napoli di Mimmo Borrelli – che vive in un paese di pescatori, Torregaveta – e ai personaggi surreali lo animano, come il padre di Mimmo, un ex pescatore. Un’altra parte del film è dedicata alla storia di Mimmo Borrelli come attore e autore teatrale, e alla sua idea di teatro e di verità a teatro. A unire le linee narrative del documentario ci sono le immagini della bellezza e della bruttezza di Napoli e le videoinstallazioni che avvicinano il linguaggio del teatro a quello del cinema.
Il progetto prosegue venerdì 23 novembre alle ore 21 a Castel Maggiore, nel Teatro Biagi D’Antona, nell’ambito di Agorà, con lo spettacolo Malacrescita, tratto dalla tragedia La Madre: ’i figlie so’ piezze ’i sfaccimma, di e con Mimmo Borrelli e le musiche in scena di Antonio della Ragione. Una storia dolorosa di camorra, ma colma di tenerezza è quella di Maria Sibilla Ascione, ignara e innocente bambina, destinata a una condizione di metà vergine innocente, metà maga e strega, poiché segnata nelle mani, dove le linee di forza della vita, della morte e della prosperità, si uniscono a formare una M che la legittima (secondo le credenze pagano-contadine) ad avere un rapporto soprannaturale spirituale con i morti e dunque a praticare riti di guarigione da malocchio e fatture. Maria, figlia di un camorrista che coltiva pomodori vicino alle discariche nella terra dei fuochi e ne nutre la figlia intossicandola, si innamora di un delinquente detto “Santokanne” e per lui distrugge la propria famiglia uccidendo il fratello e facendo morire di crepacuore il padre. Ma il suo amato marito si sente vittima di un inganno e di una gravidanza non voluta e così lei, come una moderna Medea, per vendicarsi dei tradimenti e delle violenze, cresce i loro figli, negandogli il latte, con il vino, condannandoli alla demenza.
Il focus si conclude sabato 24 novembre, ore 21, al Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno con lo spettacolo Napucalisse di e con Mimmo Borrelli e le musiche dal vivo di Antonio della Ragione. Un monologo che scava nelle viscere di un’umanità dolente e arrabbiata, quella di Napoli, destinata a esplodere come il suo Vesuvio. In questo lavoro, emerge forte la visione Politica di Borrelli su Napoli considerato il luogo ideale per perdere la speranza. E il Vesuvio, questo, sembra saperlo. E’ così che, nello spettacolo, alcuni dei suoi abitanti invocano le grazie delle sette madonne Vesuviane, messe a guardia del vulcano per placarlo, e si chiedono se sia giusto lasciar sopravvivere questa città o se sia più giusto che questa città compia il suo destino suicidandosi tra il fuoco e la lava. Napucalisse è un’invettiva con l’anima di una preghiera, un’invocazione del fuoco per bruciare di pietà e di speranza. Con l’innocenza di un fauno e la collera di una bestia, Borrelli incarna lingua e tumulto di una Napoli che si fa archetipo e pulsa dentro la terra: archeologia di memoria, futuro e sedimento di quell’antro ribollente che è il teatro.
Mimmo Borrelli (Napoli, 7 maggio 1979) è un drammaturgo, attore e regista teatrale italiano. Si avvicina alla scrittura creativa in giovane età, grazie al supporto del suo insegnante di italiano e latino, Ernesto Salemme, fratello del celebre commediografo Vincenzo Salemme, e scoprendo presto il mondo del teatro. Nel 1994, all’età di 15 anni, inizia già da autodidatta a studiare drammaturgia e a conseguire già diversi premi, seppur in ambito scolastico; viene successivamente adocchiato dal regista italiano Nello Mascia, e prende parte alla sua compagnia. Dopo aver frequentato per un anno l’Accademia di Teatro di Napoli diretta da Antonio Ferrante e Marzio Honorato, entra a far parte della Compagnia degli Sbuffi di Castellammare di Stabia, girando l’Italia e raccogliendo testimonianze della tradizione popolare italiana che influenzeranno fortemente la sua scrittura.
Tra il 2003 e il 2005 concepisce il suo primo lavoro drammaturgico: ‘Nzularchia, con il quale, nel 2005, all’età di 26 anni, vince per la prima volta il Premio Riccione, venendo definito dal presidente di giuria Franco Quadri come «uno scrittore furibondo, fluviale, forte, già importante». Nel 2007, con il suo secondo lavoro ‘A Sciaveca, diretto dal regista Davide Iodice, vince il Premio Tondelli. Nel 2010, il suo terzo lavoro: La Madre: ‘i figlie so’ piezze ‘i sfaccimma, rivisitazione del mito di Medea, prodotto dal Teatro Mercadante di Napoli, con lo stesso Borrelli alla regia, riceve un grandissimo consenso di critica e l’assegnazione del Premio Testori.
Nel 2011 per la Ubulibri di Franco Quadri, pubblica la prima sua raccolta di testi teatrali con le opere ‘Nzularchia e ‘A Sciaveca: l’edizione viene introdotta da una pregevole prefazione di Gianandrea Piccioli.
Nel settembre 2012 la sua opera-oratorio Napucalisse apre la stagione del Teatro San Carlo di Napoli, musicata dal compositore Giorgio Battistelli. Negli stessi anni, l’attore italiano Toni Servillo legge in tutta Italia alcuni passi delle sue opere all’interno del reading Toni Servillo legge Napoli. Nel 2014 il regista Paolo Boriani realizza per Sky Arte HD il film-documentario ‘A sciaveca sull’opera e sull’immaginario creativo di Borrelli. Nel 2014 è autore e regista dello spettacolo Opera Pezzentella, testo drammaturgico di ricerca antropologica sul culto napoletano delle “anime pezzentelle”, rappresentato nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.
Nel 2015 collabora con lo scrittore Roberto Saviano in Sanghenapule, spettacolo inserito all’interno della rassegna 2015/2016 del Piccolo Teatro di Milano.
Nel 2017 in concorso alla Biennale di Venezia nell’ambito della Mostra internazionale d’arte cinematografica debutta al cinema da protagonista con il lungometraggio L’equilibrio di Vincenzo Marra, nel quale interpreta con spessore il dramma e la spiritualità di un sacerdote che si scontra nella drammatica realtà della Terra dei fuochi. Al suo debutto alla Biennale di Venezia 2017 vince il Premio Nuovo Imaie come miglior attore emergente della rassegna cinematografica.
Nel 2018 mette in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli La Cupa, spettacolo con il quale sconvolge sia pubblico che critica (il giornalista Franco Cordelli lo definisce uno dei capolavori del teatro napoletano assieme a La Gatta Cenerentola e Filumena Marturano) e arrivando ad essere considerato un punto di riferimento importate dell’intero teatro italiano.
Nel giugno dello stesso anno Goffredo Fofi gli conferisce il Premio Lo Straniero-Gli Asini per lo spettacolo La Cupa, con questa motivazione: “Nutro immensa e profonda ammirazione e stima di fronte a Mimmo Borrelli che è una delle rarissime vere novità che il teatro contemporaneo ci ha regalato. … Tra i rarissimi poeti del teatro di oggi, il suo ultimo e trionfale spettacolo è LA CUPA che tutti gli spettatori italiani dovrebbero vedere.”
Programma
Il teatro di Mimmo Borrelli
Giovedì 22 novembre, ore 18 – Cineteca di Bologna, Cinema Lumière
Ingresso libero
Nell’ambito di Politicamente scorretto
A sciaveca
regia Paolo Boriani
segue incontro con Mimmo Borrelli
Informazioni www.cinetecadibologna.it
Venerdì 23 novembre, ore 21 – Teatro Biagi D’Antona di Castel Maggiore (BO)
Nell’ambito della stagione Agorà
Malacrescita
di e con Mimmo Borrelli
Informazioni e biglietti
Intero: € 12 – Ridotto*: € 10 | Under 18 anni: € 5 | Sconto gruppo minimo 5 persone (biglietto € 8)
Dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 tel. e sms: 333.8839450 | email: biglietteria.teatri@renogalliera.it
Sabato 24 novembre, ore 21 – Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno (BO)
Napucalisse
Nell’ambito di Politicamente Scorretto
di e con Mimmo Borrelli
musiche dal vivo di Antonio Della Ragione
Informazioni e biglietti
Intero: € 15 – Ridotto*: € 13,50 | Under 29 anni: € 8 | Scuole 15 € (biglietto € 7,50)
Telefono biglietteria: 051/570977 | email: biglietteria@teatrocasalecchio.it
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