di Luigi Dadina, Laura Gambi e Tahar Lamri
con Tahar Lamri e Luigi Dadina
musicisti Francesco Giampaoli, Diego Pasini e Lanfranco- Moder- Vicari
regia Luigi Dadina
musiche Francesco Giampaoli
testi rap Lanfranco-Moder-Vicari
scene e costumi Pietro Fenati e Elvira Mascanzoni
coproduzione RAVENNA TEATRO – RAVENNA FESTIVAL
Il Volo – La ballata dei picchettini è uno spettacolo incentrato sulla tragedia della Mecnavi avvenuta trent’anni fa, quando un incendio sulla nave gasiera Elisabetta Montanari, ferma al porto di Ravenna per effettuare delle riparazioni, provocò la morte di tredici persone.
La narrazione de Il Volo parte da Ravenna, investe due storie vere di morti sul lavoro avvenute a quarant’anni di distanza e si alterna alla musica dal vivo, articolandosi sui tempi ciclici e suggestivi della memoria, sollecitata da un fantasma che ritorna, quello di Domenico Mazzotti, morto sul lavoro nel marzo del 1947. Lui e la sua storia sono stati l’ispirazione primaria di questo lavoro. Una lapide posta sotto l’unica gru rimasta in piedi, alla vecchia darsena di Ravenna, lo ricorda. «Questa lapide – racconta Luigi Dadina – ha iniziato a parlarmi, a dirmi che era giunto il momento di occuparsi di lavoro, di fabbriche, di incidenti, che ero io la persona giusta per farlo».
In scena ci sono due narratori, Tahar Lamri e Luigi Dadina, uno scrittore algerino che vive a Ravenna da molti anni e un attore romagnolo. Assieme a tre musicisti Lanfranco “Moder” Vicari alla voce, Francesco Giampaoli a basso e percussioni e Diego Pasini al basso, i due tengono una “conferenza -spettacolo” che racconta una storia reale di morti sul lavoro.
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