La stagione 2015/2016 di teatro per le famiglie è fatta di tante storie. Storie di amicizia e di coraggio, di anticonformismo e di tenacia, di sogni ed emozioni, proposte da compagnie di eccellenza e nuove realtà del panorama teatrale nazionale.
Quattro gli spettacoli in abbonamento: si inizia il 10 gennaio con Il cielo degli orsi di Teatro Gioco Vita, uno spettacolo d’ombre e attori che racconta due storie. Ispirata all’opera di di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch Paradiso per piccolo Orso, nella prima parte un orso, svegliatosi dal letargo, pensa a come sarebbe bello essere papà. Inizia così a chiedere agli animali che incontra come si può avere un cucciolo, finché non comparirà al suo fianco un’orsa. Insieme si pensa sempre meglio e all’avvicinarsi della primavera una soluzione la troveranno. Nella seconda si narra di un orsetto triste per la morte del nonno e che desidera andare in cielo per incontrarlo, ma presto il piccolo si accorgerà che il posto in cui vuole davvero stare è tra le rassicuranti certezze degli affetti familiari.
Il 31 gennaio, La gallinella rossa, di Tanti Cosi Progetti, spettacolo di pupazzi e attori ambientato in una fattoria e che ha per protagonista una gallina rossa e i suoi pulcini. I chicchi di grano trovati dalla gallina, mentre sta razzolando alla ricerca di cibo, le fanno immaginare un modo un po’ diverso di utilizzarli, un seme può infatti dare frutti preziosi, a patto di dedicargli tempo, impegno e pazienza. Una storia di collaborazione, amicizia, tenacia e anticonformismo, in cui gli animali della fattoria uniscono le forze per realizzare qualcosa di più grande.
Il 14 febbraio è la volta di Unpopiuinlà di Ca’ Luogo d’Arte, spettacolo di teatro d’attore e di figura con musica dal vivo. Una favola semplice in cui ci sono una principessa, un principe, una strega cattiva, un aiutante magico, una spada e un cavallo. C’è un amore a prima vista, una prova da superare, un lieto fine che permette di scoprire Unpopiuinlà, il paese tutto da inventare, tutto da rifare, tutto da ridire. Un paese con i suoi eroi, anche se goffi, strabici e impacciati come la protagonista, con i suoi aiutanti magici, con i suoi cavalli pronti a correre verso l’avventura.
Ultimo spettacolo in abbonamento il 28 febbraio, Le briciole di Pollicino, uno spettacolo di narrazione a cura dell’Associazione Baba Jaga. C’è la grande Fame che imperversa in tutta la vallata. Hanno fame gli animali piccoli e grandi ed anche Pollicino e i suoi fratelli. Seguendo i sentieri di sassi di luna i bambini incontrano ancora una volta la fiaba che solletica il loro immaginario, rinnovandolo e riempiendolo di nuove immagini. Tramite semplici oggetti quotidiani, scenografie che fanno riaffiorare immagini fiabesche e la magia della voce narrata, si ripercorrono ad uno ad uno i nodi della storia (lo spaesamento dell’abbandono, la paura dell’essersi perduti, il bosco, la fuga dall’orco…) facendo rivivere da vicino personaggi ed emozioni.
A chiudere la stagione uno spettacolo fuori abbonamento il 13 marzo, Fa’afafine, mi chiamo Alex e sono un dinosauro. Spettacolo d’attore che racconta la storia di Alex, un bambino che vorrebbe essere un Fa’afafine, un individuo di terzo genere che, nelle isole del Pacifico, è amato e rispettato da tutti proprio per la sua diversità. Alex è un “gender creative child” o semplicemente un bambino-bambina, come ama rispondere quando qualcuno gli chiede se è maschio o femmina. La sua stanza è popolata da giocattoli con cui inventa mondi meravigliosi. Ed è qui che Alex vive un giorno importante come quello in cui ha deciso di dire a Elliot che gli vuole bene, ma bene davvero. Prepararsi al grande incontro è emozionante per Alex ma anche molto impegnativo e per di più fuori dalla stanza ci sono i suoi genitori, che non capiscono, perché nessuno ha spiegato loro come si fa a trattare con un bambino così speciale; pensano che sia un problema, credono di doverlo cambiare, ma sarà verosimilmente lui a cambiare loro.
Dopo lo spettacolo continuano le Merende in compagnia nel ridotto del teatro in collaborazione con
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