La stagione inizia con il progetto Teatro Arcobaleno, che vede insieme per la prima volta Pubblico. Il teatro di Casalecchio di Reno con il festival Gender Bender e La Baracca/Testoni Ragazzi per parlare anche al pubblico delle famiglie dei temi della diversità, avviando contemporaneamente un percorso di affiancamento pedagogico rivolto ai genitori con il Centro Studi sul Genere e l’Educazione del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna. Lo spettacolo del Teatro Arcobaleno presentato nel nostro teatro è Cenerentola di Compagnia Factory Transadriatica, che tra teatro e danza rilegge la fiaba in chiave grottesca e contemporanea. Un mondo di comportamenti bizzarri nasconde invidie e cattiverie, manipolazioni e ammaestramenti, vizi e incapacità di comprendere e accettare l’altro mentre emerge la bellezza della fragilità e della trasparenza. Ciò che salva, infatti, è un principe timido e impacciato, non esattamente bello ma capace, con la sua ingenuità di scalfire il cuore della protagonista, facendo vivere agli spettatori, come ci si aspetta da questa fiaba, una storia d’ amore e speranza.
A gennaio riprende la rassegna tradizionale con Il tenace soldatino di piombo, uno spettacolo del Teatro delle Apparizioni che utilizza le videoproiezioni per fare un “film da palcoscenico”. Una stanza, le luci soffuse di un interno intimo e caldo, molti giocattoli, una finestra che si affaccia su un esterno immaginario, la pioggia: la celebre fiaba viene reinterpretata in un gioco in cui gli oggetti prendono vita parlando, combattendo, danzando, protagonisti di un film teatrale proiettato su un grande schermo in diretta. La videocamera dei due attori animatori, si muove nella stanza restituendo, in un gioco continuo di rimandi, la storia del soldatino di piombo e della sua ballerina.
Segue L’uccello di fuoco di Igor Stravinskji interpretato da Art N/Veau. Lo spettacolo è ispirato all’omonima leggenda russa che vede lo scontro tra un mago immortale in grado di pietrificare gli esseri umani e un uccello di fuoco col potere di annullare gli incantesimi del cattivissimo mago. In scena, i veri protagonisti della narrazione sono corpo e voce, contenitori di musica, movimento e colore valorizzati dalla suggestiva tecnica dell’origami realizzati dal vivo dalla scenografa e costumista giapponese Ayumi Makita, che regala immagini delicate, quasi sospese tra sogno e realtà.
A chiudere la stagione Peter Pan del Teatro del Canguro, uno spettacolo di teatro d’attore e di figura che ci parla di due mondi tanto diversi quanto indispensabili e alla fine complementari. Da una parte c’è la stanza di Wendy e degli altri bambini dove tutto è caldo, protetto, rassicurante, dall’altra c’è il mondo di Peter: senza obblighi, ricco di avventure, pieno di cose e di esseri strani e suggestivi. C’è infine una finestra dove Peter vola per “predare” storie, una finestra attraverso la quale entrano ed escono fate, bambini, sorrisi strappati, baci non dati, occhi sgranati, voglie, paure, sogni, speranze, e tutti quei pensieri così leggeri, che ti sollevano dolcemente nell’aria e ti fanno volare.
Continuerà anche in questa stagione la MERENDA IN COMPAGNIA, offerta da Melamangio spa, un modo per passare ancora un po’ di tempo insieme dopo lo spettacolo e fare di questo appuntamento domenicale un modo per vivere la città d’inverno, in uno dei suoi luoghi centrali.
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