Videogiochi, social media, App, chat… isolano o creano possibilità di scambio e di inclusione sociale? Ci rendono analfabeti, meno lettori o aumentano la possibilità di accesso culturale? I linguaggi dei media sono appresi naturalmente o bisogna imparare ad usarli? Come devono cambiare i processi di alfabetizzazione alle soglie del Terzo millennio? Quale il ruolo degli adulti, genitori ed insegnanti, nel gestire, utilizzare e normare una realtà che le giovani generazioni conoscono spesso meglio di loro?
I cosiddetti digital natives hanno diritto e necessità di adulti consapevoli che li sostengano nella costruzione delle loro esperienze in questi nuovi media (il così detto problema della trasparenza) e nello sviluppare norme etiche e di comportamento per affrontare la “vita on-line” (il problema della sfida etica) [Jenkins, 2010]. Per non rischiare di essere insieme, ma soli [Turkle, 2012].
Gli incontri di formazione si focalizzeranno su tale dibattito pedagogico-educativo, approfondendo, in particolar modo, l’approccio della Media Education:
- Caratteristiche e forme del paradigma della Cultura Partecipativa generato con il digitale: quali competenze?
- Strumenti digitali e nuove generazioni tra diritti e doveri
- Il ruolo degli adulti, genitori ed insegnanti, nel gestire, utilizzare e normare una realtà che le giovani generazioni conoscono spesso meglio di loro
- Tecnologie digitali e possibili modelli creativi d’uso didattico per promuovere partecipazione e cittadinanza attiva con e nel digitale
Durata 4 ore on line
giovedì 21 aprile ore 17,30-19,30
martedì 17 maggio, ore 17,30-19,30
Docente
Rosy Nardone è ricercatrice confermata in Didattica e Pedagogia Speciale È membro del Centro di ricerca su Media e Tecnologie (CeMET) e del Centro Studi sul Genere e l’Educazione (CSGE) dell’Università di Bologna. Tra i principali interessi ed esperienze di ricerca: le applicazioni ICT e contesti educativi tra scuola ed extrascuola, in particolare la tematica delle tecnologie in famiglia e del quotidiano infantile e degli adolescenti; videogiochi e processi socio-educativi e di apprendimento; new media literacy; educazione alla cittadinanza globale e digitale; nuove tecnologie e ambienti educativi inclusivi; prospettive di genere nell’educazione (educazione alle differenze).