Piccola assemblea sentimentale
Alessandro Berti e a Gaia Raffiotta, nella scorsa stagione, hanno lavorato con un gruppo di adolescenti, o young adults su un tema scivoloso e illuminante, per chi cresce, mentre cresce, com’è quello dei sentimenti, dell’amore sessuale, del desiderio, dell’identità erotica, del viaggio.
A microfoni spenti, senza adulti, gli adolescenti si sono interrogati su che vuol dire, oggi, per una persona di 15, 16 anni, amare, desiderare, sentire. Con particolare attenzione ai confini simbolici e reali, alla percezione delle differenze: di genere, di provenienza geografica, di colore della pelle. Liberamente, come un circolo di pensiero carbonaro, catacombale, da società di mutuo soccorso, si sono fatti, fatte (sempre più ragazze che ragazzi, ci sono state, a questi incontri, ma i pochi maschi sono stati fondamentali, più che mai franchi e presenti) domande scomode su questioni non semplici, per nessuno, da trattare con sincerità: ci fidanzeremmo con un ragazzo nero? Che rapporto abbiamo con la pornografia? Come ti immagini in un altro paese, a parlare un’altra lingua, ad avere un fidanzato straniero? Cosa direbbe tuo padre se tu, ragazzo, gli presentassi il tuo ragazzo? E il tuo, se tu, ragazza, gli porti a casa il tuo ragazzo nero? Ecc. ecc.
Ne sono nate conversazioni bellissime, esercizi di scrittura divertenti, giochi di ruolo stimolanti e vertiginosi nei quali si sono messe ‘nei panni dell’altro’ provando a sentire tutta la fatica di questa dislocazione. Adesso, a qualche mese di distanza, sono pronte a presentarlo al pubblico, ma non sotto forma di spettacolo. Sarà un incontro, una piccola assemblea sentimentale, dove continuare a interrogarsi insieme. per ritagliarsi un tempo in cui sia possibile lo scavo, la pace possibile, l’accettazione dei propri limiti e il tentativo di superarli attraverso la parola e il confronto.
Evento aperto a tutti
Partecipazione gratuita