Stagione di Teatro per la Scuola
2017/18
“In uno zoo di una città lontana viveva un piccolo elefante con la sua mamma e il suo papà.
Loro lo amavano molto, la mamma spesso lo baciava sventolando piano la sua proboscide ma il piccolo elefante era triste perché non aveva nessuno con cui giocare. Vicino agli elefanti arrivava spesso uno stormo di piccioni a beccare il cibo lanciato dai bambini, poi volava via senza dire né buongiorno né buonasera, cosa che faceva arrabbiare ancora di più il piccolo elefante. Un giorno però, ebbe una bellissima idea. Si arrampicò su una roccia e rimase lassù, facendo finta di essere un uccello. Quando i piccioni si avvicinarono, saltò in mezzo a loro e quando questi volarono via il piccolo elefante gli corse dietro sventolando le sue grandi orecchie. Un po’, a guardarle da lontano, sembravano ali. Ci fu un momento, giusto un minutino, in cui sembrò che l’elefante stesse per decollare, i piccioni risero di lui ma lo salutarono contenti. “Ciao elefantino non puoi volare ma sei troppo buffo. Ci vediamo domani”. Fu così che il piccolo elefante finalmente aveva trovato degli amici con cui ripetere ancora e ancora questo bellissimo gioco. E da quel giorno fu un po’ più felice”.
Una piccola storia raccolta in uno zoo russo dalla fotografa Elena Eremina che ci ha ispirato questa breve fiaba sulla diversità e che illustra bene la nostra nuova stagione. Come il piccolo elefante che vuole giocare, il Teatro Laura Betti rilancia la stagione per le scuole e, alla ricerca di nuovo pubblico, differenzia sempre di più i linguaggi, le tematiche, le visioni. Teatro di figura, danza, nuovo circo, narrazioni, spettacoli partecipativi, teatro d’attore e nuova drammaturgia offriranno alle scuole l’opportunità di avvicinarsi al meglio della produzione nazionale destinata all’infanzia, opportunamente accompagnate dalle attività formative e di approfondimento previste nei progetti Teatro Arcobaleno e Class Action- Il diritto al teatro per le giovani generazioni che continueranno a caratterizzare la nostra attività.
Affinché il teatro possa essere un’esperienza di tutti e per tutti a prescindere che si sappia o meno volare. D’altra parte, in quale altro luogo, se non nel teatro è possibile trasformare un elefante in un piccolo uccello?
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