Spettacoli e percorsi formativi per
le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado
Il teatro è un posto dove essere aperti agli altri non è vietato.
Questa la definizione data da un bambino a chi gli chiedeva cosa fosse per lui il teatro. Di fronte al mondo reale, in cui i pericoli, le paure, i pregiudizi e le proibizioni disegnano delle gabbie sempre più strette e in cui si fatica a far entrare l’altro, soprattutto se diverso da sé, il teatro è, per questo bambino, il luogo in cui la finzione – specie se è vera come nel buon teatro – protegge da tutte le paure e permette l’accoglienza e l’ascolto.
Sulla capacità di esercitare l’ascolto e prepararsi all’accoglienza dell’altro è stata costruita la stagione dedicata alle Scuole 2018/19 a cominciare dalla rinnovata collaborazione con l’Associazione Cantharide e lo Spazio Binario di Zola Predosa con cui si è tornati a condividere la scelta dei titoli, il calendario e per la prima volta la promozione. L’idea di lavorare insieme sul pubblico dell’infanzia e adolescenza è nata non solo dal bisogno di consolidare alcune azioni del progetto Class Action e favorire la mobilità del pubblico, ma anche dal desiderio di condividere un percorso che più di altri ha la responsabilità di tracciare una visione proiettata verso il futuro.
Gli spettacoli, come da tradizione, guardano al nuovo: nuovi linguaggi, realtà nuove al Teatro Ragazzi, nuove esperienze per “vecchi” artisti, nuove tematiche, nuovi attori senza dimenticare il mondo del fiabesco e delle grande letteratura per l’infanzia.
Continuano i percorsi tracciati dal Teatro Arcobaleno che quest’anno si incrocia con il progetto dedicato all’intercultura dal Comune di Casalecchio Incontri di MOnDI. Dal laboratorio/spettacolo di Guilherme Miotto, che utilizza il free-style e l’urban dance per coinvolgere i giovanissimi e le giovanissime casalecchiesi di prima e seconda generazione e che sarà presentato nell’ambito del Festival Gender Bender, si parlerà dell’Italia durante le leggi razziali, del tabù delle mestruazioni e di ragazzini che viaggiano da soli per raggiungere i genitori emigrati in terre lontane, ossia della necessità di crescere liberi dai pregiudizi nella speranza di sentir dire un giorno: Il mondo è un posto dove essere aperti non è vietato.
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