da un’idea di Giulia Zeetti
regia e interpretazione Cecilia Ventriglia e Giulia Zeetti
musiche “L’uccello di fuoco” di Stravinskij
scenografie e costumi Ayumi Makita
disegno luci Gianni Staropoli
ART N/VEAU
con il contributo di Teatro Stabile dell’Umbria
Teatro danza con loop station e origami
Dai 4 anni
Loop station vocale. Origami. Due attrici-danzatrici. Un’atmosfera magica in cui i canti, i corpi e le loro trasformazioni invitano i piccoli spettatori a colorare, con la loro fantasia, i luoghi, i personaggi e le emozioni di una fiaba senza tempo. Lo spettacolo è ispirato all’omonima leggenda russa musicata da Igor Stravinskij, che vede lo scontro tra due elementi antitetici: un mago immortale di nome Kašej, in grado di pietrificare gli esseri umani, e un Uccello di fuoco col potere di annullare gli incantesimi del cattivissimo mago. E sarà proprio l’Uccello di fuoco a donare al principe Ivan la piuma magica per liberare la bella principessa Vassilissa tenuta prigioniera dal mago. L’opera viene presentata attraverso un lavoro di teatro danza che inviterà gli spettatori a rivivere la fiaba in un contesto intimo ed essenziale. In scena, i veri protagonisti della narrazione sono Corpo e Voce, contenitori di musica, movimento e colore. Se la fiaba ha un potere che si perpetua al di là del tempo, così certe assonanze, certe geometrie, azioni fisiche e colori possono toccare corde intime di ognuno di noi. La parte visiva dello spettacolo è curata da Ayumi Makita, artista giapponese che attraverso la tecnica dell’origami regala immagini delicate, quasi sospese tra sogno e realtà. Così la carta e il tessuto, artisticamente piegati seguendo l’antica tecnica giapponese, sapientemente mixati con la musica di Stravinskij e i giochi di luce, fanno dello spettacolo un piccolo gioiello di creatività
Leave A Reply