Mostra “Quali verbi, maestro, ci lascia in eredità la tua biografia?”
12 verbi, 12 illustrazioni dalla mano di Alessandro Sanna per riflettere sull’eredità del pensiero pedagogico di Alberto Manzi
a cura del Centro Alberto Manzi di Bologna
A partire da Ottobre 2024 fino alla fine dell’anno scolastico, ogni Istituto dell’Unione Reno, Lavino, Samoggia può ospitare nella propria struttura la Mostra Quali verbi, maestro, ci lascia in eredità la sua biografia?, a cura del Centro Alberto Manzi di Bologna, ed inserito nel più ampio progetto CLASS ACTION – IL DIRITTO AL TEATRO PER LE NUOVE GENERAZIONI: 100 anni e 3 giorni/100 e 3 maestri – Alberto Manzi.
Per info e prenotazioni scrivere all’indirizzo segreteria@teatrocasalecchio.it
Mostrare Alberto Manzi in poche e precise illustrazioni d’artista permette di entrare nella sua biografia da tante porte diverse.
Manzi è stato un Maestro e la continua scoperta della vita e del mondo con i suoi alunni è stata la sua avventura più preziosa. Poter accedere al sapere, poter svelare il mistero delle parole è stata invece la sfida di Non è mai troppo tardi che negli anni Sessanta ha contribuito a risolvere la piaga dell’analfabetismo in Italia. Abile e profondo narratore, confidava a bambini e ragazzi il compito di poter migliorare la società: Grogh, Orzowei, Testa rossa, Tupiriglio, Gugù, E venne il sabato, El loco, Il filo d’erba… tradotti nelle principali lingue, giapponese compreso, chiedono a ogni piccolo di cominciare da qualcosa.
Educatore in carcere, mescola la lotta per la sopravvivenza dei castori con quella dei suoi giovanissimi carcerati sulle pagine di quello che diventerà la prima esperienza di giornale in carcere: La Tradotta. Orzowei invece anticipa le domande cui ancora cerchiamo risposte: come vivere insieme?
Più bravo a porre domande che suggerire risposte, Manzi continua a interrogarci: sapremo anche noi portare bellezza nelle situazioni più faticose, come Gugù nelle favelas? Sapremo vivere in un prato scoprendo i tempi infiniti e rapidi della natura? Manzi fu infatti divulgatore: tanti dei suoi libri e delle sue trasmissioni radiofoniche hanno il desiderio di fare compagnia a bambini e bambine innamorati dell’ambiente e della natura.
Come rivolgersi a un bambino? Ce lo spiega Tupiriglio. Come diventare esseri umani? Manzi ci prova anche con la poesia.
Di Alberto Manzi scrittore conoscevo solo Orzowei e precisamente solo alcuni spezzoni della serie per la TV. La stessa televisione che mi ha fatto conoscere un uomo che realizzava meravigliosi disegni con il gessetto nero e che aveva una calligrafia da Maestro elementare come si deve. Un disegnatore amatoriale qualcuno direbbe ma io preferisco definirlo amante appassionato della conoscenza.
La sua parola scritta è appassionata e piena di dettagli utili alla conoscenza e questo è quello che fa l’arte applicata. Tempo fa scelsi di diventare illustratore perché è un mestiere che ha a che fare con l’arte applicata. Manzi ed io siamo legati dallo stesso amore per l’arte utile. Nel mio percorso ho disegnato le parole di Rodari e Calvino che sono visionari e giocolieri dell’immaginazione. Con Manzi mi sono trovato di fronte ad uno scrittore visionario ma allo stesso tempo ad un pedagogista.
Le sue visioni sull’uomo sono pulite e chiare. Uno scrittore funzionale direi. Un visionario che chiede risposte come tutti i visionari che piacciono a me. Le risposte non le senti e non le sentirai mai ma ci sono e io ho provato, con le immagini, a rispondere alla sua richiesta di interazione.
Gli artisti di ogni specialità chiedono risposte che non sentiranno mai. Gli artisti della parola come Manzi fanno domande. Le immagini che ho realizzato per questa mostra sono risposte che contengono e rilanciano delle domande.
Alessandro Sanna, Artista e illustratore
Chi era Alberto Manzi?
Chi non ha visto o sentito parlare della trasmissione televisiva Non è mai troppo tardi che dal 1960 al 1968 ha insegnato a scrivere e a leggere ad almeno un milione di italiani? Alberto Manzi nasce a Roma nel 1924. Nel 1946 inizia l’attività educativa presso il carcere minorile Aristide Gabelli di Roma e passa poi alla scuola elementare Fratelli Bandiera. Farà il maestro per quasi 40 anni. Ha curato sussidiari, libri di lettura, diari scolastici. Come scrittore per ragazzi ha pubblicato più di 30 titoli tra racconti, romanzi, fiabe, traduzioni e testi di divulgazione scientifica. Orzowei fu uno dei libri di letteratura italiana per ragazzi più tradotti all’estero. È stato maestro in televisione e in radio, maestro tra indios e campesinos analfabeti del sud America e maestro di italiano per gli extracomunitari (Insieme, 1992); sindaco di Pitigliano (Grosseto). Il suo archivio è oggi conservato presso il Centro Alberto Manzi che ha sede in Viale Aldo Moro 50 al sesto piano dell’assemblea legislativa della regione Emilia-Romagna.
(da Maestro Raccontami il mondo. L’universo narrativo del maestro Alberto Manzi reinterpretato in chiave contemporanea dall’artista e illustratore Alessandro Sanna, a cura del Centro Manzi) www.centroalbertomanzi.it
I 12 verbi secondo l’ordine creato da Alessandro Sanna
Essere Insieme
Alfabetizzare
Ascoltare
Comprendere
Condividere
Dialogare
Legiferare
Pensare
Perdonare
Proteggere
Raccontare
Trasformare