venerdì 11 gennaio 2019 ore 10:00 SOLD OUT
di e con Giorgio Scaramuzzino
consulente storico Matteo Corradini
produzione Teatro Stabile di Genova
Tecniche: teatro d’attore
Età: dagli 11 anni
Vista la grande richiesta arrivata da parte del pubblico delle scuole del distretto di Casalecchio di Reno, ATER ha deciso di aggiungere una recita straordinaria dello spettacolo sabato 12 gennaio alle ore 10 aperta a tutto il pubblico.
Il costo dello spettacolo è 5€
Giorgio Scaramuzzino porta avanti da tempo un percorso di teatro civile rivolto in primo luogo alle giovani generazioni. Con Razza di italiani! , scritto in collaborazione con l’ebraista Matteo Corradini, affronta il tema dell’antisemitismo da una prospettiva insolita, rintracciando le testimonianze di vittime e carnefici all’indomani della promulgazione delle leggi razziali da parte del regime fascista.
Lo spettacolo vuole essere un monito perché non si dimentichino fatti storici tragici e colpe di cui anche l’Italia si è macchiata e di porre fine a un silenzio che tuttora persiste nella maggior parte dei testi scolastici. Raccontare la verità, emersa dai documenti e dagli studi storiografici, può aiutare i ragazzi di oggi a capire che i comportamenti di stampo razzista e discriminatorio verso le minoranze, non sono privi di conseguenze.
“Con Razza di italiani! desideriamo riflettere sul dramma che il popolo ebraico ha vissuto in un tempo non molto lontano e che ancora si affaccia prepotentemente sulle cronache giornalistiche: l’antisemitismo. Scavando nella storia, soprattutto italiana, cercheremo di capire le origini e lo sviluppo dell’odio razzistico verso gli ebrei, attraverso le testimonianze dei sopravvissuti e di chi ha scelto di stare dalla parte dell’odio di razza. Sì, perché anche noi italiani abbiamo partecipato e favorito la persecuzione e lo sterminio di persone indifese e sole, spalleggiando e anche a volte anticipando i dettami del nazismo. Tema questo spesso e volentieri dimenticato e censurato nei testi scolastici. Nell’anno dell’80esimo anniversario della promulgazione delle Leggi Razziali in Italia (1938), nasce uno spettacolo che vuole ricordare che nella nostra costituzione sono molto chiari, tra gli altri, due concetti: è vietata la “Riorganizzazione del disciolto partito fascista” e che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, ecc.” Giorgio Scaramuzzino
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