Mercoledì 29 luglio alle ore 21,30, la grande interprete britannica terrà un concerto a Casalecchio di Reno in Piazza del Popolo, davanti al Teatro Comunale intitolato da poco a Laura Betti, nell’ambito della XX edizione di Festival Mundus.
Sulla scia del suo ultimo album, Bloody Rain, la cantante inglese presenta il suo percorso musicale da sempre fortemente influenzato dalla storia e dalla musica africana. Se nei primi anni ‘80 si esibì con la band ghanese Fufu and Light Soup e con il gruppo afro caraibico The Republic, successivamente con i 21 ottoni The Happy End ha esplorato canzoni di protesta africane, irlandesi e latino-americane.
I brani di Bloody Rain, scritti con i collaboratori di sempre Tony Remy, Dominic Miller e Martyn Barker, hanno un legame con l’Africa nelle melodie, nei ritmi e nei testi, che affrontano tematiche riguardanti i diritti umani, l’amore, la paura e la libertà. Il progetto nasce come celebrazione della vita e, sebbene fortemente influenzato dai ritmi e dalle melodie africane, non vuole essere tuttavia un’imitazione della musica africana, ma trarre da essa ispirazione. Le canzoni saranno pubblicate in un disco, che in Italia uscirà ad Ottobre su etichetta Sony.
La cantautrice britannica r&b, soul e jazz con quattro ottave di appassionata eloquenza, ama da sempre questa musica e le sue successive evoluzioni. La sua volontà di ripagare questo debito – non solo musicalmente, ma anche moralmente e politicamente – è stato il carburante che ha alimentato Bloody Rain, un’avventura che sente vicina al suo cuore più di ogni altro progetto intrapreso nella sua sfolgorante carriera. Ciò dipende in parte dall’argomento, ma anche dal determinante input degli artisti con i quali solitamente lavora. Tony Remy ha collaborato alla scrittura di molte di queste importanti canzoni, e contributi fondamentali sono arrivati anche dai suoi colleghi chitarristi Dominic Miller e Tim Cansfield, dal batterista Martyn Barker, dal bassista Henry Thomas, per la scrittura dal suo guru di lunga data Johnny Brown e da suo marito Mark Pulsford.
Sebbene Morris abbia conquistato la scena pop degli anni Ottanta con un disco di successo – la briosa Don’t Leave Me This Way – e possa ancora esibirsi dinamicamente come cantante pop, il suo obiettivo è sempre stato quello di raggiungere storie più profonde, che ha a più volte narrato con una voce insieme imponente e immediata, spesso paragonata a quelle di Nina Simone e di Janis Joplin. Il nuovo progetto di questa straordinaria artista intende dunque celebrare il popolo africano, del passato e del presente, la cui musica ed esempio le hanno fatto da guida nella vita, senza idealizzare l’Africa moderna nascondendo dietro ad un velo le sue contraddizioni.
Festival Mundus è promosso da ATER (Associazione Teatrale dell’Emilia-Romagna) e Regione Emilia Romagna, insieme ai Comuni di Pavullo nel Frignano, Casalecchio di Reno, Reggio Emilia, Carpi, Correggio, Casalgrande, Cento, e Scandiano
INGRESSO LIBERO
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