Sabato 19 dicembre, ore 21
I can’t breathe – Odio gli indifferenti (La stanza di Remo)
un progetto di Saveria Project
con il sostegno di A.N.P.I. provinciale di Bologna e Comitato provinciale per la Liberazione
drammaturgia di Luca Carboni, Rebecah Commey, Stefano Moretti e Giulia Valenti
con Luca Carboni, Rebecah Commey, Stefano Moretti, Giulia Valenti
e con le partigiane, i partigiani e i giovani di Black Lives Matter Bologna
App engineering Valerio Palma e DAD – Politecnico di Torino
ambienti Eleonora Diana
Uno spettacolo che parte da un dialogo, nato nel 2019 e continuato durante la pandemia tra i vecchi partigiani superstiti e i ragazzi del Black Lives Matter di Bologna, giovani discendenti afroamericani che sono scesi in piazza sulla scorta dei movimenti che negli stessi mesi incendiavano l’altra sponda dell’oceano dopo la morte di John Floyd. La compagnia creerà, in residenza al Teatro Laura Betti da novembre fino al debutto, una “stanza della memoria, un luogo che un piccolo gruppo di spettatori attraversa con un tablet tra le mani. In quella stanza gli spettatori trovano oggetti, quotidiani, fotografie, libri appartenenti a persone e a epoche diverse. Ne ascoltano le storie, le voci. Sui loro dispositivi, inquadrando quegli oggetti, compaiono alcuni video: testimonianze, interviste, spezzoni di film e di programmi televisivi. L’assenza dei protagonisti di quei gesti, così come l’assenza degli attori su un palco, di cui sentiremo principalmente la voce o che saranno presenti come “testimoni attivi” nei limiti imposti dalle norme in vigore, permetterà la creazione di una memoria condivisa da parte di una micro-comunità che alla fine del percorso, uscirà nel mondo.