Di e con Silvano Antonelli
Una discarica? No! Una stanza piena di giornali, mucchi di carta ovunque. Da lontano, da fuori, ci raggiungono i rumori di una guerra: è la realtà o solo un telegiornale che continua a trasmettere? Improvvisamente entra in scena un personaggio in giacca e cravatta, con elmetto e anfibi militari. Se pare quasi un soldato non è per caso: ha alle spalle tutte quelle piccole e quotidiane battaglie che da sempre accomunano la specie dei genitori, che la sera torna a casa stanca e con mille preoccupazioni. Il sogno comune, a questo punto della giornata è per tutti un po’ di relax: il nostro soldato si accascia così su una poltrona e da subito si immerge nella lettura di un quotidiano. Le cose però a volte non sono facili come sembrano: chi è che continua a disturbare questo unico e breve momento di quiete? E’ un bambino. Curioso del mondo intorno,
tempesta il papà di continue domande, costringendolo a distrarsi dalla lettura del giornale per cercare le sempre più difficili risposte. Perché mangiamo sempre la minestrina? Quante dita ha lo struzzo? Esiste Babbo Natale? Qual è l’ultimo numero? Perché gli alberi perdono i capelli d’inverno? Cosa c’è dietro le stelle? Il nostro personaggio, padre per antonomasia e fors’anche per vocazione, si arrabatta ad inventare risposte in un continuo gioco di manipolazion dei giornali che lo circondano. La necessità e il desiderio di comunicare faranno diventare i giornali, di volta in volta, altro: animali, sogni, mostri, universi lontani, piccole e grandi fantasie. Ma, come sempre, viene il momento di ritornare alla realtà. E’ ormai l’alba e la guerra non è sparita. Forse, è lui che è diverso. Chissà che i piccoli e grandi “perché” non si trasformino stavolta in piccoli e grandi desideri…
Durata 55 minuti
Dai 3 anni di età