con Daniel Gol/Michele Puleio e Alessandro Nosotti
scritto e diretto da
Daniel Gol, Laura Marchegiani e Alessandro Nosotti
Teatro Distinto
realizzato in collaborazione con Teatro delle Briciole – Parma
Età consigliata: 4 – 7 anni
Tecnica utilizzata: Teatro d’attore e oggetti
Durata: 50 minuti
Premio per il Miglior spettacolo al Festival Giocateatro 2013
“Uno spettacolo poetico e divertente caratterizzato da originalità e coerenza drammaturgica. I
pupazzi/oggetti partecipano al gioco teatrale con un sottile senso del comico, sottolineato
dall’espressività e precisa gestualità degli interpreti. Teatrodistinto riesce, attraverso un linguaggio
semplice e pulito, a veicolare una pluralità di messaggi”.
Una sala regale, un lungo tavolo da pranzo ed un maggiordomo alle prese con la ribellione di un principe. Ogni regola esiste per essere trasgredita, ogni proposta per essere rifiutata. Il Lupo, simbolo di aggressività, serve al maggiordomo per accompagnare il protagonista attraverso le tappe del suo gioco, portandolo alla scoperta delle sue emozioni. Il gioco delle parti scorre regolarmente, ma qualcosa di irreparabile accade. Il principe supera i confini del gioco e nell’entusiasmo lo rompe.
Nel principe, allora, nuove sensazioni prendono forma: il desiderio di riparare, la vergogna per ciò che ha fatto, la paura di essere scoperto. Ma quando il danno è fatto, non resta che accettarne le conseguenze: Il lupo viene chiuso in gabbia, il principe rimane solo ed infinitamente triste, ma un finale inatteso capovolge l’orizzonte, svelando la necessità di dare voce al proprio lupo.
Il gioco del Lupo esplora, con un linguaggio ironico e leggero, il lato oscuro ed istintivo con cui tutti, prima o poi, facciamo i conti, ma quanto siamo consapevoli della nostra aggressività? Chi sa insegnarci la misura con cui possiamo manifestarla? Proviamo a comprimerla e censurarla, sperando di non vederla mai esplodere? Scegliamo di esasperarla per difenderci e non avere paura? Attraverso il gioco, possiamo dare forma alla sua ombra; bussare alla sua porta per conoscerla e scoprire fino a che punto possiamo esprimerla, senza correre il rischio di restare soli.
Un tema complesso e articolato, soprattutto per insegnanti ed educatori che lavorano in quello spazio delicato tra la definizione della norma e l’incontro con la parte aggressiva di cui ogni essere umano è portatore.
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