Dopo l’ufficializzazione della nuova intitolazione a Laura Betti nel giugno scorso, viene presentato oggi il nuovo logo del Teatro Comunale di Casalecchio di Reno, cui si abbina una nuova immagine coordinata complessiva in termini visivi e cromatici
Il logo, realizzato dal grafico Riccardo Sabioni, richiama in maniera stilizzata il volto di Laura Betti alla quale è intitolato il teatro: la pertinenza alla modernità viene espressa attraverso le linee squadrate e i colori raffreddati che non annullano tuttavia la femminilità espressa dal viso dell’attrice casalecchiese. La varietà cromatica intende inoltre richiamare la varietà delle discipline artistiche (prosa, musica, danza) che nel teatro, con la nuova gestione di ATER, troveranno la propria casa.
Elemento cruciale del logo è l’occhio della Betti, espressione di uno sguardo intenso e critico sulla contemporaneità che ha contrassegnato l’attività artistica di Laura Betti (e quella di Pier Paolo Pasolini a essa così strettamente intrecciata) e si propone come aspetto caratterizzante la nuova programmazione del teatro casalecchiese. È uno sguardo che al contempo, in ragione della sua natura “dimezzata” e della sua posizione decentrata, richiede di essere completato dallo sguardo dello spettatore, invitato a essere non semplicemente presente (come pure è necessario) a quanto avviene in teatro, bensì a diventarne parte attiva con la propria interpretazione critica e il proprio coinvolgimento attento, rendendo così il Teatro Betti, in senso pieno, un luogo della comunità.
Dichiarazione di Fabio Abagnato
Assessore Saperi e Nuove Generazioni del Comune di Casalecchio di Reno
L’Amministrazione Comunale, con l’ufficializzazione della nuova intitolazione a Laura Betti nel giugno scorso e la presentazione del nuovo logo del Teatro Comunale di Casalecchio di Reno, ha compiuto una scelta precisa e conseguente a una strategia di politica culturale completata dalla scelta di nuova collaborazione con ATER.
Lo sguardo di Laura Betti era ed è tuttora, in un certo senso, uno sguardo decentrato, laterale, che puntava al centro e al contempo ai margini per cogliere una realtà complessa, uno sguardo attivo ed una interrogazione personale in un momento collettivo come succede a chi guarda uno spettacolo.
Vorremmo promuovere un teatro, che richiede una partecipazione attiva e critica dello spettatore, un luogo e centro vitale della comunità, attento all’oggi ma vettore culturale direzionato sul futuro.
Attraverso queste linee-guida la nuova gestione ATER può raccogliere positivamente l’eredità della precedente gestione di ERT Fondazione Teatro, che della contemporaneità ha fatto un tratto saliente della sua programmazione nel più ampio contesto metropolitano, e nel contempo innovare la proposta teatrale nel segno della multidisciplinarietà. Con questi convincimenti crediamo che il Teatro comunale Laura Betti possa assumere una posizione di rilevanza all’interno di un circuito regionale solido e di elevata qualità.21
L’Amministrazione Comunale e l’Assessorato ai Saperi e Nuove Generazioni, date queste positive premesse, lavoreranno per collegare sempre di più il “luogo/teatro” con la comunità cittadina, cercando il coinvolgimento di un nuovo pubblico ed anche di coloro che sembrano poco interessati al mondo del teatro. L’apertura dello sguardo della Betti ci indica ancora oggi che non vi devono essere preclusioni e chiusure ma che è necessario offrire una proposta qualitativa e allo stesso tempo “accogliente”, inserita nella realtà concreta e rivolta alle energie migliori dei nostri cittadini e di tutti coloro che, nella realtà metropolitana, vorranno farsi coinvolgere dalla nostra programmazione.
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