di Pier Paolo Pasolini
con Mauro Malinverno, Alvia Reale, Francesco Borchi, Elisa Cecilia Langone, Franco Ravera,
Fulvio Cauteruccio, Fabio Mascagni, Pietro d’Elia
regia Valerio Binasco
coproduzione Teatro Metastasio Stabile della Toscana / Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con
la collaborazione di Spoleto58 Festival dei 2Mondi
“Porcile” è un dramma in undici episodi che Pasolini scrisse nel 1966 per raccontare l’impossibilità di vivere preservando l’intima natura di se stessi. Siamo nella Germania postnazista. Julian, figlio “né ubbidiente né disubbidiente” di una coppia della borghesia tedesca, trova nel porcile paterno un amore “diverso” e “non naturale” che, tuttavia, lui riconosce come scintilla di “vita pura”. La passione misteriosa che segna il personaggio fin dal suo ingresso diviene simbolo del disagio di chi non si
riconosce nella società coeva e si rifugia in qualcosa di istintuale ma segreto. “Porcile” non fa prigionieri. Condanna tutti, dal primo all’ultimo. Non c’è redenzione, non c’è possibilità di salvezza in questo mondo-porcile dove tutti mangiano
tutto, dove il solo deve essere il tutto.
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