In collaborazione con il Centro Studi sul Genere e l’Educazione del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “G.M. Bertin” (Università di Bologna) in Via Filippo Re 6, si entra nel pieno del Progetto Grazia Deledda, che promuove, intorno all’unica donna premio Nobel per la letteratura del nostro paese, una serie di incontri e di approfondimenti. Il ciclo culminerà con lo spettacolo “Quasi Grazia” in cui la scrittrice é impersonata da Michela Murgia che condivide con lei mestiere e radici.
Intanto, in attesa di vedere lo spettacolo scritto da Marcello Fois, il critico letterario Matteo Marchesini é stato chiamato per rispondere ad alcune domande: in quale contesto culturale si muoveva Grazia Deledda? Come é riuscita, lei che aveva solo la quarta elementare ed ha vissuto in una delle città più isolate d’Italia a “sfondare” il muro che la separava dagli ambienti letterari del continente? E le altre scrittrici sue contemporanee? Chi erano e in cosa erano differenti dalla Deledda?
L’incontro, pensato in co-progettazione con alcune insegnanti di letteratura dei licei cittadini, oltre ad avere un valore storico letterario, vuole anche essere un primo momento di riflessione sulla funzione delle prime intellettuali nell’Italia di inizio Novecento e sulla loro fortuna nella tradizione letteraria italiana.
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