capitolo primo: black dick
di alessandro berti
una produzione casavuota
con l’aiuto di gender bender festival – teatro comunale laura betti – ater – barfly il teatro fuori luogo – opera prima festival- mezza stagione errante – ogni casa è un teatro
nell’ambito di Gender Bender Festival
Cosa hanno in comune il film italiano del dopoguerra IL MULATTO e la battaglia degli attori porno neri di oggi per la fine degli stereotipi sul set? E le proteste sui campi di football durante l’inno nazionale americano di questi anni, cosa devono alla SILENT MARCH di inizio secolo? Cosa ci dice il diritto coloniale europeo riguardo alla paranoia del BLACK PERIL, il pericolo nero, quel mix di terrore e desiderio per il corpo del maschio nero da parte dei bianchi? E oggi, qui da noi, siamo davvero all’inizio di qualcosa o ripetiamo un copione già scritto? Perché in Italia ogni aggressione sessuale da parte di un uomo nero verso una donna bianca suscita odio, scalpore nazionale mentre l’abuso di giovani donne nere da parte di bianchi avviene continuamente in silenzio, anzi è alla base di un’intera parte di immigrazione? E ancora: come si sono comportati gli italiani in America con gli afroamericani? Che posizione abbiamo preso lungo la linea del colore? Che tipo di modello di maschio nero è Muhammad Alì? O Malcolm X? O James Baldwin?
BUGIE BIANCHE è il catalogo di un passato e un presente pieni di ipocrisie, omissioni, aggressioni, segregazioni e comodi riposizionamenti. Nella speranza, e nella convinzione, che, come ricorda Cornel West, la condizione perché ci sia verità, è permettere al dolore di parlare.
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