Dopo l’appuntamento straordinario di dicembre con il GGG a Casalecchio di Reno riscritto da Paolo Nori con un gruppo di bambini dai 6 ai 10 anni, parte il cuore della rassegna La domenica del teatro, destinata ai più piccoli e dedicata quasi completamente al mondo della fiaba riletta attraverso le figure animate tradizionali e virtuali e i nuovi linguaggi della scena contemporanea e, vista la grande richiesta, riapre la vendita degli abbonamenti a 4 spettacoli abbinata a una promozione speciale per i più piccoli per lo spettacolo Pierino e il lupo con Elio e l’Orchestra regionale dell’Emilia Romagna.
Si comincia il 15 gennaio con Rosso Cappuccetto un progetto di Emanuela Dall’aglio per il Teatro delle briciole di Parma che racconta, attraverso uno straordinario manufatto scenico, la storia originale tratta da Perrault, fondendo scenografia, costumi, oggetti e animazione. Un unico sorprendente congegno che è di volta in volta scena e sipario, paesaggio e baracca: lì si consuma la tragedia e lì la storia e il vestito si esauriscono. Il lieto fine, quello che i bambini attendono, quello che tutti vogliono, quello che i fratelli Grimm hanno aggiunto, arriva da lontano, come un cacciatore o un innamorato, come un elemento esterno casuale, dove la casualità si fa necessità rituale.
Il 22 gennaio è la volta di un altro grande personaggio del mondo fiabesco, il brutto anatroccolo di Hans Christian Andersen nella personalissima interpretazione della Factory Compagnia, che, nel Diario di un brutto anatroccolo ha voluto come protagonista una danzatrice “diversa”. Dalla nascita e il rifiuto da parte della famiglia, la scuola e il bullismo, il mondo del lavoro, l’amore che arriva inatteso e che presto scompare, la caccia e poi la guerra come orrore inspiegabile agli occhi di chiunque, l’anatroccolo diventerà cigno grazie a un viaggio di formazione alla ricerca di se stesso e del proprio posto nel mondo e alla scoperta della diversità come elemento qualificante e prezioso. Uno spettacolo tra la danza e il teatro, con grandi invenzioni sceniche e musiche originali che reinterpretano Tchaikovsky, che insegna a non nascondere le cicatrici accumulate nella vita, perché le stesse possono e devono diventare il tesoro di ogni individuo.
Il 29 gennaio, la trilogia della fiaba viene chiusa da I tre porcellini della compagnia toscana Giallo Mare Minimal Teatro. La fiaba che ha per protagonisti i tre piccoli maiali più famosi al mondo è utilizzata in questo spettacolo per raccontare la storia di una famiglia formata dalla saggia mamma Domenica, il padre, il visionario pittore Ferdinando, ed i loro figli: Primo, Secondo ed Ultimo, miscelando fra loro ironia e gioco narrativo. Un doppio livello di racconto che intende fornire una chiave di rappresentazione originale dei temi chiave della famosa fiaba: il desiderio di ogni bambino di immaginarsi “grande”; le strategie per concretizzare una solida autonomia; il gioco della paura inteso come insegnamento per difendersi dai pericoli. Lo spettacolo si avvale di una scenografia originale che combina e fa interagire congegni tridimensionali con l’utilizzo di video proiezioni ispirate al mondo di Ferdinando Botero, celebre per le sue figure fantastiche e straripanti, quasi come i porcellini.
Il 12 febbraio si cambia atmosfera e si arriva nel mondo della clownerie e del nuovo circo declinato, questa volta, con uno sguardo di genere. Lo spettacolo Rosa, inserito nell’ambito del Teatro Arcobaleno, con la clown Teresa Bruno e diretto da Andrè Casaca, propone uno spettacolo che porta una clown a rivelarsi in tutte le sue possibilità: dalla capacità di “stare” dentro l’ energia maschile, semplice, concreta a quella femminile, passionale, sensuale, sostenuta dal flamenco. Essenziali la scenografia e gli oggetti sulla scena, che fanno da filo conduttore ma che vengono stravolti nella loro ordinarietà dallo sguardo del clown.
Lo stesso sguardo che trasporta lo spettatore in mondi nuovi seguendo il corpo di una donna nelle sue spericolate evoluzioni. Una serie di gag comiche in cui emerge il lato buffo e allo stesso tempo delicato dell’essere umano. Uno show dove il silenzio é il tappeto sopra il quale scorrono dei pneumatici domati dalla protagonista come se fossero belve feroci di un circo, dove il silenzio lascia spazio al sogno e all’immaginazione…. Una storia con tratti esilaranti e poetici, all’ombra di un attaccapanni gigante, a cui sono appese le fantasie di una donna.
Spettacolo nell’ambito del
Dopo ogni spettacolo Merenda in Compagnia in collaborazione con
Info e prenotazioni:
biglietteria@teatrocasalecchio.it
tel. 051/570977
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