di e con Mimmo Borrelli
musiche dal vivo di Antonio della Ragione
Un monologo che scava nelle viscere di un’umanità dolente e arrabbiata, quella di Napoli, destinata a esplodere come il suo Vesuvio. In questo lavoro, emerge forte la visione Politica di Borrelli su Napoli considerato il luogo ideale per perdere la speranza. E il Vesuvio, questo, sembra saperlo. E’ così che, nello spettacolo, alcuni dei suoi abitanti invocano le grazie delle sette madonne Vesuviane, messe a guardia del vulcano per placarlo, e si chiedono se sia giusto lasciar sopravvivere questa città o se sia più giusto che questa città compia il suo destino suicidandosi tra il fuoco e la lava. Napucalisse è un’invettiva con l’anima di una preghiera, un’invocazione del fuoco per bruciare di pietà e di speranza. Con l’innocenza di un fauno e la collera di una bestia, Borrelli incarna lingua e tumulto di una Napoli che si fa archetipo e pulsa dentro la terra: archeologia di memoria, futuro e sedimento di quell’antro ribollente che è il teatro.
Mimmo Borrelli (Napoli, 7 maggio 1979) è un drammaturgo, attore e regista teatrale italiano. Nel 2005,vince per la prima volta il Premio Riccione con ‘Nzularchia, e viene definito da Franco Quadri come «uno scrittore furibondo, fluviale, forte, già importante». Nel 2007, con il suo secondo lavoro ‘A Sciaveca, diretto dal regista Davide Iodice, vince il Premio Tondelli. Nel 2010, il suo terzo lavoro: La Madre: ‘i figlie so’ piezze ‘i sfaccimma, rivisitazione del mito di Medea, prodotto dal Teatro Mercadante di Napoli, con lo stesso Borrelli alla regia, riceve un grandissimo consenso di critica e l’assegnazione del Premio Testori. Nel 2014 il regista Paolo Boriani realizza per Sky Arte HD il film-documentario ‘A sciaveca sull’opera e sull’immaginario creativo di Borrelli. Nel 2015 collabora con lo scrittore Roberto Saviano in Sanghenapule, spettacolo inserito all’interno della rassegna 2015/2016 del Piccolo Teatro di Milano.
Nel 2017 in concorso alla Biennale di Venezia debutta al cinema e vince il Premio Nuovo Imaie come miglior attore emergente con il lungometraggio L’equilibrio di Vincenzo Marra, nel quale interpreta il dramma e la spiritualità di un sacerdote che si scontra nella drammatica realtà della Terra dei fuochi. Nel 2018 mette in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli La Cupa, spettacolo con il quale sconvolge sia pubblico che critica (il giornalista Franco Cordelli lo definisce uno dei capolavori del teatro napoletano assieme a La Gatta Cenerentola e Filumena Marturano). Nel giugno dello stesso anno Goffredo Fofi gli conferisce il Premio Lo Straniero-Gli Asini per lo spettacolo La Cupa, con questa motivazione: “Nutro immensa e profonda ammirazione e stima di fronte a Mimmo Borrelli che è una delle rarissime vere novità che il teatro contemporaneo ci ha regalato. … Tra i rarissimi poeti del teatro di oggi, il suo ultimo e trionfale spettacolo è LA CUPA che tutti gli spettatori italiani dovrebbero vedere.”
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