DEI MOMENTI E DELLE SVOLTE: UNA STAGIONE RICCA DI APPUNTAMENTI SEGNA IL PALCO DEL TEATRO LAURA BETTI DI CASALECCHIO DI RENO
In continuità con le passate stagioni, ATER Associazione Teatrale Emilia Romagna propone una selezione di titoli tra prosa, musica, danza e nuovo circo che mirano ad allargare sempre più il bacino di pubblico interessato e che mescolano, con un interessante equilibrio tra classico e contemporaneo, linguaggi e generi con una particolare attenzione verso gli spettacoli musicali che vanno dal pop di Daniele Sepe al jazz di Fabrizio Bosso, la classica dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna, i suoni latino americani di Javier Girotto e Natalio Mangalavite senza dimenticare le operette e l’appuntamento di Capodanno, celebrato, quest’anno, dall’orchestra swing di Franz Campi. Molto importante la presenza di spettacoli declinati al femminile: da Laura Betti, che rivive nuovamente sul palco di Casalecchio per chiudere il triennio a lei dedicato, a grandi donne di teatro come Michela Cescon ed Emma Dante, fino alla presenza di Michela Murgia nei panni di Grazia Deledda, la Stagione si distingue per una forte attenzione alle tematiche di genere, sottolineate anche dalla continuità data al progetto Teatro Arcobaleno e alla collaborazione con il Festival Gender Bender.
Ed è con il Festival Gender Bender che il teatro riapre le porte al pubblico a fine ottobre, quando va in scena R.osa_10 esercizi di danza per nuovi virtuosismi di Silvia Gribaudi con Claudia Marsicano, uno spettacolo di grande successo che ribalta, con ironia, la rappresentazione del femminile e delle abilità fisiche.
La Stagione in abbonamento invece inaugura a novembre, durante le celebrazioni per la Festa di San Martino con uno spettacolo destinato in particolare alla cittadinanza casalecchiese per chiudere insieme il triennio di celebrazioni dedicate a Laura Betti. Giro a vuoto – Gli stornelli intellettuali per Laura Betti, con Elena Pau che canta e recita diretta da Marco Parodi con musiche dal vivo suonate da Alessandro Nidi, fa rivivere il genio e l’irriverenza della Betti, musa ispiratrice di stornelli che i più grandi autori dell’epoca (tra cui Pasolini, Flaiano, Fo, Moravia) scrissero appositamente per lei agli inizi degli anni ’60, così come le atmosfere di primo novecento di cui si nutrì la Betti sulle sponde del fiume Reno. A seguire, sempre a novembre, lo spettacolo musicale Fùtbol, ovvero canzoni e racconti da “Storie di calcio” di Osvaldo Soriano con Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite. Un concerto che unisce musica e calcio in un viaggio che dalle partite di strada arriva a raccontare i grandi miti del calcio argentino sotto le note di tanghi, milonghe e altri ritmi latino americani.
Gennaio 2018 vede protagonista la prosa con grandi nomi del teatro contemporaneo: si apre con Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che dopo il successo di Totò e Vicè e Assassina, portano sul palco di Casalecchio un nuovo testo di Franco Scaldati, Ombre folli in cui sono protagoniste due creature disperate e poetiche insieme che si raccontano senza autocensure e svelano le loro passioni nascoste dietro un’apparente normalità. Sempre a gennaio, il genio indiscusso di Emma Dante presenta La scortecata, liberamente tratta da ‘Lo cunto de li cunti’ di Giambattista Basile. La storia narrata inizia con un re che s’innamora della più anziana di due sorelle vecchie e brutte ascoltandone la voce. La vecchia lo inganna mostrandogli il dito mignolo opportunamente levigato, ma quando il re si accorge dell’inganno ordina di farla ammazzare. E’ a questo punto che si scatena il magico barocco di Basile, magistralmente interpretato da due attori maschi che, come nel teatro settecentesco, interpretano anche i ruoli femminili.
A febbraio torna il nuovo circo, con la performance di Thomas Monckton The pianist, esilarante commedia per tutta la famiglia che unisce la clownerie classica al circo contemporaneo, con un pianista che non arriverà mai a suonare lo strumento, impedito da mille ostacoli e inciampi. A seguire, un appuntamento di grande spessore, intorno a cui si svilupperà un progetto di approfondimento molto articolato di cui parleremo a tempo debito. Quasi Grazia, con la scrittrice Michela Murgia nel ruolo di Grazia Deledda, racconta, in un testo scritto da Marcello Fois e diretto da Veronica Cruciani, l’unica donna italiana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la letteratura nel 1926 ma quasi dimenticata dal panorama letterario nazionale. Lo spettacolo, inoltre, sarà raccontato in audioguida in diretta, per favorire l’accesso allo spettacolo di persone ipo vedenti e non vedenti nell’ambito di un progetto regionale coordinato dal Centro Diego Fabbri di Forlì. Febbraio si chiude con quella che nel teatro all’antica italiana veniva chiamata serata d’onore: Ferruccio Soleri – interprete per Giorgio Streheler di ‘Arlecchino servitore di due padroni’ – si racconta a metà tra vita vissuta e palcoscenico in Una vita da Arlecchino di Yannis Hott con la regia di Mario Mattia Giorgetti. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del grande teatro italiano che vede, in questo attore, uno dei suoi più importanti testimoni.
A marzo, Talking Heads segna un appuntamento costruito appositamente per la Festa delle Donne: una sequenza di monologhi al femminile di Alan Bennet, scritti per una importante serie prodotta dalla BBC e qui interpretati da Michela Cescon, racconta piccole storie quotidiane viste in filigrana, ossia con uno sguardo capace di andare oltre la piccola e banale quotidianità. Il secondo spettacolo di marzo è Knock Out – Concerto per Jack London con Fabrizio Bosso alla tromba, Luciano Biondini alla fisarmonica, Silvio Castiglioni voce recitante e l’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna. Uno spettacolo costruito intorno al racconto breve ‘Il gioco’ di Jack London, storia di boxe scritta in forma di radiocronaca che intreccia la biografia del suo autore così come la musica intreccerà generi e drammaturgia del testo. Ancora a marzo, il Classical Ballet Gala con lo Yacobson Ballet di San Pietroburgo, che include i frammenti più significativi dei grandi balletti del repertorio classico, da ‘Giselle’ a ‘Il lago dei cigni’. Un vero e proprio evento per gli amanti della danza classica che avranno modo di vedere una delle compagnie più prestigiose e importanti del balletto russo, depositario di una tradizione ormai centenaria. Si torna alla prosa a fine marzo con il Macbettu di Alessandro Serra, ovvero un Macbeth recitato in sardo e come nella tradizione elisabettiana interpretato da soli uomini, la cui idea nasce nel corso di un reportage fotografico tra i carnevali della Barbagia, con la lingua sarda che si trasforma in canto. Uno spettacolo molto apprezzato e di grande impatto visivo, mentre le difficoltà della lingua saranno superate grazie ai sovratitoli.
Due gli spettacoli di aprile a chiusura di stagione: Capitan Capitone e i parenti della sposa, travolgente concerto di Daniele Sepe e il Collettivo Fratelli della Costa, che riesce a fotografare le diverse anime musicali di una città ricca e prosperosa di note come Napoli, e lo spettacolo di danza contemporanea Kafka sulla spiaggia della Dacru Dance Company, trasposizione danzata dell’omonima opera di Murakami Aruki, geniale romanzo in cui si sviluppano due storie parallele legate in maniera complessa da eventi fantastici e misteriose coincidenze.
Molti anche gli eventi fuori abbonamento, tra questi, il debutto nazionale del Premio Scenario in collaborazione con l’Associazione Scenario e i Teatri di Vita. Presentati per la prima volta a Bologna, i vincitori del premio mostrano a una platea di operatori, critici e spettatori l’esito dei loro lavori, premiati sulla forma breve di venti minuti. Lo spettacolo vincitore del Premio Scenario Infanzia, adatto a un pubblico dai 6 anni di età Da dove guardi il mondo? con regia, coreografia, e interpretazione di Valentina Del Mas, racconta la storia della bambina Danya che a nove anni non ha ancora imparato a scrivere mentre I Veryferici di Shebbab Met Project, un gruppo multietnico con base a Bologna, racconta attraverso canzoni, danza e graffiti le vite dei propri componenti, a volte supereroi ma anche supererrori.
Il Capodanno di comunità, ormai una tradizione del Teatro Laura Betti, quest’anno propone un evento musicale molto casalecchiese: Sono Fred dal whisky facile con Franz Campi, un recital che rende omaggio all’arte e alla simpatia di Fred Buscaglione e che accompagnerà gli spettatori alla mezzanotte in piazza dove sarà allestito, come sempre, un buffet offerto dagli esercizi commerciali della Città.
Nell’ambito di Teatro Arcobaleno invece, viene riproposto al pubblico bolognese l’interessante spettacolo La coscienza del vostro amore della compagnia Kepler-452, esperimento teatrale sulla falsariga del documentario di Pasolini ‘Comizi d’amore’. Lo spettacolo ha per protagonisti un gruppo di abitanti del residence Galaxy di Bologna, un luogo dove vive un’ottantina di famiglie per lo più sfollate da case occupate, compresse, quasi relegate in spazi angusti e periferici, spesso fonte di conflittualità e di ulteriore emarginazione. In una relazione costante con gli attori della compagnia, questo variegato gruppo di condomini si racconta senza pudori, svelando le contraddizioni che nascono dall’incontro tra vecchie e nuove povertà.
Ancora Fuori Abbonamento ma forse uno degli appuntamenti più attesi della stagione, Corpo di stato di e con Marco Baliani protagonista di una lettura scenica del famoso spettacolo scritto per la Rai in occasione del ventennale del delitto Moro. A quarant’anni dal ritrovamento del corpo di Moro, nell’ambito della rassegna ‘Politicamente Scorretto’, si celebrerà una sorta di rito laico in piazza, per rinnovare la memoria collettiva di uno degli episodi più importanti della storia del secondo dopoguerra.
Infine i due spettacoli firmati da Corrado Abbati: il musical La Principessa Sissi con le musiche di Alessandro Nidi e la celeberrima La Vedova Allegra di Franz Lehàr tornano ad allietare il pubblico di Casalecchio e non solo.
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